Il messaggio del nostro presidente, Alfredo Notartomaso, nella giornata di festa per la libertà dal dominio nazi-fascista dell'Italia.
80 anni di storia da celebrare partecipando al corteo che si terrà nella nostra città venerdì 25 aprile 2025 alle ore 9:00 con partenza da Piazzale Santa Croce.
Cari soci e socie,
in vista del 25 Aprile volevo condividere con voi qualche riflessione in merito alla giornata che noi tutti e tutte ci approssimiamo a vivere.
Questa data è simbolo di libertà a seguito di quasi 2 anni di Resistenza e uno straordinario tributo di sangue e di dolore. Si abbatteva lo Stato fascista dopo un ventennio di privazioni, obblighi, guerre e stragi, e ci si avviava verso un nuovo modello di Stato e una nuova società.
Il 2 giugno del 1946 il popolo sceglieva la Repubblica e con la Costituzione del 1948 nasceva un’Italia democratica che ripudia l’autoritarismo e la guerra. Inutile nascondere che il nostro Paese in questi 80 anni di storia ha vissuto e subito passaggi dolorosi, crisi culturali, crisi politiche e soprattutto una decostruzione graduale di diritti fondamentali e di un intero stato sociale. È importante per questo contestualizzare al meglio, dare forma al meglio a questo 25 Aprile 2025 per ricordare in quale direzione andare.
Oggi è il caso di dire che i concetti fondamentali espressi in quegli anni di lotta siano continuamente messi alla prova.
Vediamo a lavoro un governo che comprendendo forze di estrema destra al proprio interno ha indiscutibilmente radici nel ventennio fascista, lo dimostrano continuamente con le leggi che si apprestano a mettere in campo e soprattutto non hanno né la voglia né il motivo per smentirlo. Lo scorso 4 Aprile il Consiglio dei Ministri ha approvato il "decreto sicurezza" che ha ripreso la maggior parte delle misure contenute del disegno di legge proposto(ddl1660), utilizzando quindi lo strumento del decreto per approvare in tempi rapidi una legge che dai giuristi è stata definita “Il più grande e pericoloso attacco alla libertà di protesta della storia repubblicana”.
Quelle idee e quei concetti sono messi in pericolo perché c’è la guerra e se ne parla con leggerezza, con irresponsabilità, quasi per far passare il concetto che purtroppo è una necessità perché ci obbligano a riconoscere un nemico in questo o quest’altro leader politico o paese o, peggio, perché dobbiamo assumercela come nuova accettabile normalità. Si parla di riarmo, come facevano i paesi europei prima degli ultimi conflitti e non da oggi, riecheggiano le parole dell’ex presidente del Consiglio europeo Charles Michel pronunciate poco più di un anno fa (marzo 2024) «Se vogliamo la pace, prepariamoci alla guerra»; parole pronunciate mentre a Gaza non si moriva solo di bombe ma anche di fame, di sete e di malattie. Quelle idee e quei concetti sono in pericolo perché le conseguenze all’applicazione di queste politiche ci porteranno ad una decostruzione di una comunità solidale ed antifascista alimentando precarietà e solitudine sociale dove il futuro viene percepito con timore.
La UISP è un ente di promozione sportiva che nasce dalle ceneri della seconda guerra mondiale, i nostri fondatori hanno immaginato un mondo sportivo che combatte le differenze e che implementa la giustizia sociale sulla base di ideali antifascisti ed internazionalisti.
Contro Riarmo, Guerra e Repressione.
Alfredo Notartomaso
Presidente di UISP Parma APS